Una delle canzoni d’amore più belle di sempre, costruita a tavolino, nel 1920 dal compositore sardo su una poesia scritta nel 1915. Io ci sento dentro tanta cultura musicale italiana, monteverdi e tutte le corde di una nostalgia innamorata. Non trovo una parola che possa raccontare questa sensazione, non lo so, in italiano credo non esista la descrizione di un sentimento così. Stavo leggendo un libro che si chiama “Atlante delle emozioni” e descrive 150 emozioni di diverse culture che abbiamo provato o che non sappiamo di aver provato o che non proveremo semplicemente mai. Lo trovo delizioso, fa capire quanto siano soggettive le parole e le emozioni, legate alla cultura, al tempo, alla situazione. E le emozioni indicibili che mi provoca questa melodia, non hanno una parola, forse io la chiamerei nostalgia di infinito, come il quadro di Dechirico. Ascoltando una melodia bella e perfetta come questa ci si interroga sulla distonia tra il reale e il raffigurato dell’arte. Il cervello vede la bellezza, quella vera pesante e conosce la bruttura, ed in certo senso questa bellezza è consolante, questo amore a distanza, che impedisce il riposo, nel desiderio, nella mancanza dolce diventa universale e senso di vita.
Non potho reposare amore ‘e coro
Pensende a tie so donzi momentu
No istes in tristura, prenda ‘e oro.
Ne in dispiachere o pensamentu
T’assicuro ch’ a tie solu bramo
Ca t’amo forte t’amo, t’amo, t’amo.Si m’essere possibile d’anghelu
S’ispiritu invisibile piccabo.
Sas formas e furabo dae chelu
Su sole e sos isteddos e formabo.
Unu mundu bellissimu pro tene
Pro poder dispensare cada bene.
Unu mundu bellissimu pro tene
Pro poder dispensare cada bene.T’assicuro ch’a tie solu bramo
Ca t’amo forte t’amo, t’amo, t’amo.
T’assicuro ch’a tie solu bramo
Ca t’amo forte t’amo, t’amo, t’amo
Non Potho Reposare Pisa 20 Gennaio ore 6.30 del mattino
Se non la conoscete fatevi un regalo ed ascoltatela nella versione di AlDiMeola e Andrea Parodi, ce ne sono tante versioni in giro, ma questa ha qualcosa di veramente profondo e lirico e universale.