Come vanno le cose

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La settimana passata è stata una di quelle che cambiano i punti di vista, che modificano gli eventi.

Sono arrivato ad un punto definitivo rispetto al lavoro, ero in trattativa per ricevere un grosso investimento nella mia azienda ormai da 10 mesi. Non entro nei dettagli, certo che alla fine la scelta non era semplice, la mia azienda avrebbe bisogno di un investimento per crescere come merita, ma in questo caso quei soldi erano troppo cari, nessuna garanzia per le persone, nessuna garanzia per la mia visione, nessuna garanzia di mantenere inalterati i valori di solidarietà e collaborazione che abbiamo creato in questi anni. E quindi, si va oltre, la crescita può essere organica non accelerata, fatta di fatica, di viaggi continui per visitare i clienti e trovarne di nuovi, e io ci metterò ancora tutta la forza e la determinazione di cui sono capace, continuando i miei spostamenti tra Roma, Milano, Bologna, Firenze, Pisa, Torino, Verona, e ovunque ci siano opportunità.

Trattativa che mi ha insegnato quanto siamo eclettici, quanto siamo atipici, quanto siamo uniti, la decisione l’ho presa con tutti, ho sentito uno ad uno le persone, per telefono viaggiando, chiedendo il loro parere. Siamo atipici, siamo uniti, siamo fatti di persone e questo alcuni investitori non lo possono tollerare. Lo sguardo alla fine della trattativa, era eloquente, erano indecisi se fossi un pazzo o un coglione, o forse tutte e due, senza sapere che forse i pazzi sono loro, e che io una serenità così forte, davanti ad una decisione non l’ho mai avuta, sono uscito da quell ‘ufficio riprendendo vita e respirando dopo 10 mesi.

E poi c’e’ quel cuore che diventa sempre più grande, e mi sta accanto, con cui ho condiviso questa scelta, e con cui sto aprendo strade nuove, strade nuove nel mio modo di vedere il mondo, la vita e me stesso.  Continuo a stupirmi di quanto sia naturale questa cosa, e quanto sia bella e ricca, nella diversità e nella verità assoluta di essere come siamo. Posso affermare di essere riuscito ad essere veramente me stesso finalmente, con una donna splendida, di un intelligenza rara, e con un modo di vedere e vivere le cose che mi affascina diverso dal mio, che mi sta insegnando ogni giorno un pezzo di consapevolezza nuovo, ed a cui io sto donando la mia ritrovata identità e serenità senza esagerazioni e senza dannazioni romantiche e complicazioni freudiane.

Ed io non posso che essere spontaneo, nudo, e quasi incredulo per stringere l’immenso in un pugno, con quella strana sensazione di sentirsi al posto giusto. Era questo il premio per vedere con chiarezza quello che c’era dentro di me e semplicemente accoglierlo ed accettarlo?

Se era questo sono felice di aver percorso questa strada, anche dovesse finire domani, la consapevolezza di me, che porto dentro è realtà ed è mia. Ho trovato un’altra consapevolezza altrettanto forte e questo incontro di anime è prezioso, io davvero non lo so come andranno le cose, ma nessuno lo sa davvero, semplicemente ci sono cose di lei che mi fanno impazzire e anche quelle fatte come le spine, non mi spaventano, ci ridiamo su.

Ho tagliato la barba oggi, erano dieci anni che non lo facevo, rivedendo il mio volto nello specchio, forse non ho più paura di chi sono, altri 10 mesi di lavoro sono passati, di lavoro dentro me stesso per capire come vanno le cose e per capire che ci sono cose che non ne hanno bisogno.

Ci sono  cose che
non riesci a capire
E cose che
non ne hanno bisogno
E nessuno sa
come vanno le cose

Ci sono giorni che
non si fanno trovare
E giorni che
non ne hanno bisogno
E nessuno sa
come andranno le cose

I segreti tuoi pensieri
mie pareti
Ed il cielo che barcolla
Tra i miei occhi
ed i tuoi pianeti

E non faccio che cercare
Le risposte in un bicchiere
Tutto questo per scoprire
Che quello che conta sei tu

Ci sono cose che di te
che mi fanno impazzire
Cose che di te fatte come le spine
Nessuno sa come andranno le cose

L’orizzonte in continuo movimento
Troppo grande per fermarsi
Ad un singolo momento

E mi accorgo che l’immenso
Lo puoi chiudere in un pugno
Tutto questo per scoprire
Che quello che conta sei tu

E l’immenso lo puoi chiudere in un pugno
Tutto questo per scoprire
Che quello che conta sei tu

23 thoughts on “Come vanno le cose

    • E’ venuto prima l’uovo o la gallina? Io credo che l’amore sia venuto per la coscienza, per aver lavorato su quello che era disfunzionale in me, per aver voluto conoscere e mostrare i miei lati più oscuri. La meraviglia di essere accettati da se stessi e da un’altra persona per come si è qualcosa di unico.

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