L’alba fremeva sul dorso dei cavalli
frementi nell’attesa di partire.Tiberio abbandonava Roma.
Ci vuole Capri
– mormoro’ l’imperatore –
ci vuole il mare.Dentro il Foro nessuno,
interprete dei sogni o indovino,
gli aveva mai svelato
che il gelo che lo paralizzava
non era Roma,
ma lui che non sapeva amarla.Troppe storie Tiberio
per un uomo solo,
anche se imperatore.Forse ti ci voleva un petto piu’ profondo
in cui allogiare un animo piu’ vasto.L’alba, nel disperato tentativo di fermarlo,
corse a spalmarsi morbida sui muri
distribuendo generosamente
la pioggia di pagliuzze d’oro
con cui leniva quotidianamente
le ferite della malinconica citta’
e il cuore di Tiberio.Anche il candido marmo
che pure forte risplendeva
si fece, tra le braccia del sole,
tutto biondo.E se restassi?
Tremo’ Tiberio mentre il suo sguardo
carezzava l’oro della Pietra.Ma intanto
aveva fatto un cenno con la mano
e i carri, cigolando,
mossero lentamente verso FormiaClaudio Alvigni
Mi ha sempre colpito questa parte di Memorie di Adriano, quanta profondità in queste parole. Ognuno ha la sua Roma che non riesce ad amare, ognuno di noi è Tiberio dentro se stesso, e guardando alla propria anima, si può guardare alla magnificenza di Roma.
Il gelo che mi paralizza, non è Roma sono io che non riesco ad amarla, non riesco a vedere i paesaggi disegnati appena dall’alba, la luce misteriosa dell’alba che avvolge e rende speciale quasi ogni paesaggio.
E poi colpisce quel petto più profondo in cui allogiare un animo piu’ vasto, se solo fossimo in grado di lasciare entrare quello che di buono c’è intorno e a dare una casa adeguata a quello di speciale che abbiamo dentro di noi…e invece non riesco a dare una casa adeguata ai miei sentimenti ed alle mie emozioni. E si lascia Roma ed invece….
E se restassi?
Non ho mai trovato un posto in cui ho pronunciato, questa frase, questa domanda, penso sia una bella domanda da porsi quando si vede in lontanaza una spiaggia su cui ci si vuol fermare, come suona bene…..
E se restassi?
E forse mentre ti poni quella domanda, già tutto è cambiato ed i carri cigolando si muovono verso un’altrove dove ci si potrà chiedere ancora
E se restassi?
(Forse si resta quando si scopre che è senza fondo il petto..)
I tuoi post mi deliziano sempre.
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Forse si… grazie
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Meraviglioso il modo in cui scrivi, sempre.
Magari, prima o poi, riusciremo anche noi ad amare la nostra Roma.
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Dobbiamo farlo. (Grazie per l’apprezzamento)
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Davvero un bellissimo post. Le memorie di Adriano evidentemente ispirano (un libro meraviglioso, vero?)
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Uno dei libri del mio cuore. Vidi la rappresentazione di albertazzi 2 estati fa prima che morisse a sarzana …. che meraviglia. La poesia della decadenza della malinconia della vecchiaia
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E’ anche nel mio cuore. Un inno alla bellezza e alla parte dell’essere umano capace di vederla, anche
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Bella definizione alexandra nn avrei saputo dirlo meglio
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Mi hanno colpita le tue parole ed anche il video è davvero bello. L’alba dipinta sui muri di Roma… e comunque a Roma anche i tramonti non sono malaccio!
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Forse dovremmo provare a farci la domanda opposta…..e se me ne andassi? Saremmo costretti a valutare ciò che perdiamo e se ne vale davvero la pena 😉
Buona serata 🙂
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No io sta domanda me la sono sempre fatta ed ho sbagliato
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